Il manifesto

Centro trapianti fegato

L'attività di ricerca

Il trapianto di fegato rappresenta l’unica terapia radicale per l’insufficienza terminale dell’organo, ovvero la perdita irreversibile delle sue funzioni. Con il miglioramento delle strategie di stadiazione, il trapianto di fegato è inoltre diventato il gold standard per il trattamento dell’epatocarcinoma, il tumore primitivo del fegato.

L'immagine mostra le mani con i guanti di un tecnico di lavoratorio, con provette e microscopio sullo sfondo.

Il contesto attuale

I risultati positivi ottenuti sia in termini di sopravvivenza del paziente che di qualità di vita permetterebbero di offrire questa opzione a un sempre più ampio numero di pazienti ma la possibilità di poter essere sottoposti a un trapianto dipende dalla disponibilità di un organo trapiantabile proveniente da un donatore la cui quantità è tuttavia limitata.
Il gap tra il numero di possibili donatori e il numero dei candidati a trapianto aumenta il tempo e la mortalità in lista d’attesa. Ad oggi quest’ultima è del 7-10% con circa 2000 pazienti ogni anno in lista d’attesa.

Per ampliare il numero dei donatori disponibili, gli specialisti coinvolti nel processo trapiantologico hanno esplorato la possibilità di utilizzare organi provenienti da una parte dai cosiddetti donatori a criteri estesi (Extended Criteria Donors – ECD), ovvero provenienti da donatori anziani, affetti da obesità, in arresto cardiocircolatorio; dall’altra, utilizzando fegati che hanno subito una riduzione del loro volume (split liver: divisione del fegato) per permettere due trapianti con lo stesso organo.

In questo quadro, l’attività di ricerca della SC Chirurgia Generale – Trapianti di Fegato (Centro Trapianti Fegato – CTF) della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano si è incentrata sul potenziamento delle strategie di conservazione degli organi all’esterno del corpo umano (attraverso l’utilizzo di machine perfusion, MP) e della capacità del fegato di rigenerare.

Il nostro obiettivo è poter soddisfare la necessità di organi affinché si azzerino sia il tempo che la mortalità in lista di attesa. L’utilizzo di un approccio traslazionale, che ponga al centro la sicurezza e la qualità di vita del paziente, è lo strumento che noi identifichiamo per perseguire questo traguardo.

Gli obiettivi

Dal punto di vista scientifico ci proponiamo di ottenere:

  • Incremento di impact factor (indice dell’importanza e numero di articoli pubblicati) del 200% nei primi 3 anni  (almeno 75%/anno) rispetto alla media degli ultimi 3 anni. A seguire un mantenimento del volume di produttività con un aumento del 25%/anno fino alla soglia di 400 di IF/anno.
  • Almeno 5 grant vinti (collaboratori o PI) nei 5 anni, 1 brevetto nei 5 anni.
  • Dal punto di vista formativo: creare una piattaforma che sia in grado di formare studenti di medicina e biotecnologie e specializzandi nell’utilizzo di piattaforme in-vitro ed ex-vivo per la ricerca e la formazione (creazione e gestione di almeno 2 corsi/anno).
  • Inoltre creare opportunità di lavoro per giovani medici e biotecnologi facilitando il passaggio da ambiente accademico a quello lavorativo e provvedendo alla formazione super-specialistica (fellowship) (cicli formativi di 2 anni per 1 medico e 1 biotech).
  • Dal punto di vista divulgativo: creare contenuti su piattaforme che possano divulgare i risultati della ricerca e formazione (creazione di podcast, pagina social con 1 notizia/settimana).

Per progredire con il nostro approccio traslazionale sono necessari fondi ed investimenti che permettano ai ricercatori CTF e di Ricerca Preclinica di esser competitivi con altri laboratori e Centri internazionali.

In particolare, è necessaria la creazione di una facility che sia in grado di accumulare un numero sempre maggiore di dati riguardo il comportamento degli organi al di fuori del corpo e possa progredire nella ricerca sul trattamento ex-situ degli organi.

Obiettivi di investimento

Gli interventi di ampliamento

Tecnologie

L’aggiornamento tecnologico permette di approfondire le analisi biologiche e produrre risultati meglio comprensibili. Visto l’elevato tasso di expertise nelle analisi, questa parte si basa su un duplice approccio: implementazione della strumentazione necessaria alla generazione di campioni; ampliamento delle collaborazioni con centri di eccellenza nazionali/internazionali per l’analisi dei campioni.

In quest’ottica sono necessari:

Infrastruttura

È necessario adeguare le strutture esistenti alle nuove necessità tramite la modifica dei locali e l’aggiunta di alcuni moduli. In particolare è necessario:

Personale

Allo stato attuale il gruppo di ricerca si avvale di 3 medici, 2 biotecnologi ed 1 personale di supporto.

Sarà necessario prevedere le assunzioni di: